lunedì 11 marzo 2013

PHILADELPHIA: TRA CULTURA, USI E COSTUMI.

PHILADELPHIA: TRA CULTURA, USI E COSTUMI.
Arrivo a Philadelphia, venerdì in serata. Orario previsto 12.00 e tutto il pomeriggio davanti, ma contro ogni previsione, é il vento a bloccare il mio viaggio (e non la neve). Mi perdo quindi la salita alla Piattaforma Panoramica della City Hall, che é aperta dal lunedì al venerdi.
Con questa consapevolezza, prendo un taxi, e raggiungo il centro città. Sono letteralmente rapita dalle luci, dalle costruzioni, dai giochi di riflessi nel fiume Delaware.
Non vedo davvero l'ora d'immergermi in questa nuova fantastica città.
C'é un "però". Il giorno dopo, recandomi presso il "miglio quadrato più ricco di storia di tutta l'America", mi rendo subito conto che la comunità nera la fa da padrona. E non sarebbe un problema, se non fosse che in poco tempo sentii 200 occhi puntati su di me. Due ragazzi sembrava mi stessero seguendo, così mi intrufolo in un bar, aspettando vadano più avanti, e mi rendo conto d'essere finita dalla padella alla brace.
Decido così di cancellare il piano della serata, che prevedeva un'escursione notturna, semi sicura, alla ricerca di accattivanti palazzi da fotografare.
E non pensate fossi in una qualche via sperduta di Philadelphia. Ero proprio sulla via principale. Quella che per finire mi ha portato all'Indipendence Visitor Center a ritirare i biglietti gratuiti per visitare l' Independence Hall.
Costruita nel 1732, é il luogo in cui nel lontano 8 luglio 1776 venne redatta, firmata e letta in pubblico la Dichiarazione d'Indipendenza degli Stati Uniti.

La visita guidata é interessante, dai risvolti un po' comici e un po' tragici. E merita d'essere fatta. 

THE LIBERTY BELL


Ricordate il pubblico, che nel 1776 ascoltò la prima lettura della Dichiarazione d'Indipendenza? Ecco, venne chiamato a raccolta proprio dai rintocchi della Liberty Bell.


Venne installata nel campanile dell'Indipendence Hall, nel 1753, ma utilizzata solo in occasioni di grande importanza.
Anche la visita alla Liberty Bell é gratuita, e dalle 10.00, il personale del National Service Park, inizia a narrare la storia e le leggende che ruotano attorno a questo simbolo. E giunti sul più bello, arrivati al momento di sapere perché é rotta, il mistero si infittisce. Nessuno sa perché si sia rotta, quando e durante quale ricorrenza. I tentativi di ripararla sono stati vani e forse proprio per questo motivo é diventata così famosa.

Le guidi turistiche, proveranno a stuzzicare la vostra curiosità, spingendovi verso il National Costitution Center, che dovrebbe essere un provocatorio museo. Io di provocatorio ho solo trovato una bella terazza, vista sulla Independence Hall, lato sole, e prima canottiera della stagione.

Così, per visitare tutta la città, in assoluta sicurezza, decido di fare un giro con i bus panoramici Sightseeing. E non ne resto delusa. 





Philadelphia Museum of Art. Famoso per essere il luogo in cui é stata girata una celebre scena del film Rocky.

E POI.. ST. PATRICK'S DAY

Sorpresa, sorpresa!! Domenica, durante un passeggiata attorno alla stupenda City Hall, vedo una marea di gente verde.
Mi avvicino, incuriosita. E capisco immediatamente che si tratta dei festeggiamenti del St. Patrick's Day.
Ricordo di essermi dispiaciuta di non poter essere a NY durante questa ricorrenza. Ma il destino ha voluto che, anche se in forma ridotta, vi potessi partecipare.
Così eccomi immersa tra bimbi felici, adulti in festa. Tutti che si conosco e abbracciano. Tutti pronti a scambiare qualche chiacchera. E mi immergo in quella folla di gente. Pronta ad osservare la parata.

Parto da Philadelphia, direzione Washington DC. Con in valigia tanta allegria e sorrisi donati dalla gente.




1 commento:

  1. Philadelphia, una città multicolore ;-). Tra Liberty Bell e dichiarazione dell'indipendenza, un altro tuffo nella storia americana. Grazie per questo ulteriore racconto accattivante.

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