venerdì 20 febbraio 2015

IL SURF DI PENICHE E I QUARTIERI DI LISBONA

IL SURF DI PENICHE E I QUARTIERI DI LISBONA


Nella lista dei buoni propositi del 2014 ormai trascorso, vi erano quattro cose importanti: continuare a studiare lo spagnolo (fatto fino a maggio), provare a fare immersione subacquea (fatto a Santorini in luglio) fare un triathlon (completato con successo a settembre) e imparare a fare surf. E su questo buon proposito è stato programmato il viaggio di dicembre.

Vi erano vari luoghi sulla lista, ma per finire considerato tempo di volo/costo/varietà del luogo, abbiamo preferito Peniche, in Portogallo.

Tramite un volo Easyjet costato 100 CHF e della durata di 3 ore, siamo arrivati a Lisbona, a sud di Peniche che però in un’ora e mezza di bus abbiamo raggiunto.

La scuola scelta è stata la Peniche Surfcamp, che mette anche a disposizione alloggi. Noi abbiamo optato per un bellissimo appartamento sulla spiaggia a Baleal, a 10 minuti a piedi dalla scuola.

La particolarità di prediligere un periodo di bassa stagione, come dicembre, è che le classi sono ridotte a un numero piccolo di persone. E se un giorno trovate brutto tempo, non disperate! Noi abbiamo avuto la fortuna di visitare Nazaré, dove probabilmente abbiamo trovato le onde più alte del mondo. Noi non abbiamo nemmeno messo un dito del piede in acqua, ma i surfisti professionisti, trainati da moto d'acqua, hanno dato puro spettacolo, surfando onde alte decine di metri. La meteo è incontrollabile, soprattutto d'inverno. Ma il rovescio della medaglia è subito servito. Perché in estate magari il tempo è più favorevole, ma dovrete fare i conti con il numero di persone, che per ogni classe può raggiungere i 30 studenti, noi abbiamo avuto la fortuna di dividere gli istruttori con poche altre persone.

Il mio personale avvicinamento al surf è stato graduale. Alcuni tentativi alle Hawaii, sono stati sufficienti per innamorarmene. L'approccio avuto tramite Miguel, l'istruttore del Peniche Surfcamp é stato molto delicato. Ma con i suoi consigli, dopo 5 giorni di surf mattina e pomeriggio, sono riuscita a cavalcare qualche onda. E vi garantisco che è una soddisfazione enorme. Più volte, nel corso dei viaggi fatti negli ultimi 3 anni, mi sono meravigliata del magico contatto che si può creare con la natura. Ed è sicuramente una consapevolezza che gradualmente cresce. È un rispetto che si manifesta in queste situazioni, quando un’onda ti travolge e ti trattiene sott’acqua per qualche secondo. Fa paura? Forse un po’, ma con il tempo e l’esperienza, ascoltando la natura e provando a capirla, ogni avvenimento si trasforma in opportunità. Così quando si prova a spingerci un po’ distanti dalla riva, con le onde a battersi contro di te, diventa un vero e proprio lavoro di concentrazione e forza di volontà. Quante volte avrei voluto smettere. Quante volte, dopo che un’onda mi ha fatto vorticare nel mare, portandomi al punto di partenza, mi sono chiesta perché lo stessi facendo. La risposta è arrivata alla fine, quando semplicemente è diventato facile alzarsi sulla tavola. Quando finalmente l’onda che tanto si è battuta contro di me, ha deciso di essermi amica, e farmi vivere al meglio questa nuova attività.

Il dramma, è che questa indimenticabile settimana, ha fatto nascere in me la voglia di farlo ancora. La destinazione scelta nel 2015, sarà però l’Asia. Dove? Vietnam e Cambogia hanno onde magnifiche. Inoltre è da un po’ che sogno un viaggio tra Vietnam/Laos/Cambogia.
Le nuove passioni fanno anche questo. Creano nuovi presupposti per curiosare e visitare. Fare di una passione, un criterio di scelta per un nuovo paese da scoprire è sicuramente sinonimo di successo. Perché quando viaggiamo, oltre che ad assecondare la nostra necessità di curiosità, dobbiamo anche dedicare noi stessi alle attività che più amiamo fare.
Quindi, se ce ne fosse bisogno, la settimana a Peniche mi ha fatto venire il solletico ai piedi ancora di più. Sarà dura aspettare fino ad aprile per girovagare a Berlino e agosto per immergermi nell'incontaminata Alaska.

E proprio perché io di soli viaggi vivrei, anche la settimana passata in Portogallo ha avuto una parta meno ludica. Visitare Lisbona è stata una vera sorpresa. Molto a misura d’uomo e con l’affaccio sul mare è sicuramente stupenda. Eppure non ha acceso in me l’entusiasmo di altre città.

Sicuramente indimenticabile la camminata per vedere la Torre di Belém e il Padrão dos Descobrimentos. Bella anche la visita al Castelo de São Jorge con spettacolare vista sulla città. Ma a parte queste cose, una città mediocre, dagli squisiti pasticcini. E dai quartieri particolari. Bella di notte da visitare a piedi, quando la gente del posto la anima e le luci la rendono romantica e misteriosa.

Abbiamo anche avuto la fortuna di fare incontri inaspettati. Una coppia di Londra, conosciuta in bar, e due francesi di casa a Lisbona. Grazie a loro abbiamo potuto scoprire Park, un rooftop sopra un parcheggio, che è stato genialmente trasformato in un bar di tendenza. Con vista mozzafiato su Lisbona illuminata.
Affascinante è stata anche la visita all'Oceanario, per me sempre luogo di pace e che mi aiuta a ricaricarmi. Saranno i colori, i lenti movimenti, chissà, ma l'Ocenario di Lisbona ci ha stupiti positivamente.  

Il magnifico hotel dove abbiamo deciso di passare 3 giorni è il The Beautique Hotels Figueira, stupendo! All'interno dell'albergo vi è il ristorante Honra, dove abbiamo potuto approfittare dell'atmosfera speciale, del design unico e cibo stellare.



Riassumendo, la mia prima esperienza passata in Portogallo, tra Peniche e Lisbona, é stata positiva. Lisbona ha un po' disatteso le nostre grandi aspettative. Sarà stata la mancanza di carattere. È comunque un connubio che consiglio, per passare una vacanza diversa dalle altre.

Nell’attesa del prossimo post, dei prossimi viaggi, buona scoperta mondo!!









1 commento:

  1. Ti auguro un 2015 all'insegna della scoperta del mondo. Sicura che le nuove esperienze ti faranno crescere ulteriormente. Goditi la vita <3

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