giovedì 25 giugno 2015

PARIGI IN DUE TAPPE: DALLA NEVE SUL VISO AL DOLCE PROFUMO DI FIORI

PARIGI IN DUE TAPPE: DALLA NEVE SUL VISO AL DOLCE PROFUMO DI FIORI


Il programma di un weekend di metà maggio è iniziato così, dalla lettura distratta di questo articolo su Gustav Klimt:
L’albero della vita e il bacio sono forse i dipinti più famosi, ma una storia interessante avvolge questo incredibile personaggio. E proprio per conoscerlo più a fondo abbiamo prenotato, pensandoci solo 5 minuti, un volo in direzione Parigi per 2 giorni di pura follia. 

Ritornati in piena primavera, dopo una prima perlustrazione in inverno, abbiamo trovato Parigi piena di colori e dal dolce profumo di fiori. È stato, neanche a dirlo, un weekend stupendo. E con un tiepido sole, la capitale francese è sembrata ancora più bella.

In un fine settimana che è sembrato durare 4 giorni, abbiamo puntato tutto sulla cultura, visitato la Pinacoteca, dove la mostra di Klimt ci ha intrattenuto per 1 oretta e il Louvre, che grazie alla sua vasta collezione, ci ha permesso di vagare per ore immersi in capolavori e colori spettacolari.
I biglietti per saltare la coda, li abbiamo acquistati presso una qualunque Fnac, evitandoci ben 2 ore di coda.






Sono ritornata al Louvre, con qualche annetto di esperienza in più e dopo aver sviluppato una buona curiosità e aver messo alla prova i miei gusti in fatto d'arte. È forse per questo motivo, che la visita è stata caratterizzata da un alone di stupore e rispetto, misto a squisito piacere. L'arte, vissuta su misura, ha il magico potere di farti sognare. Immaginare i luoghi dipinti, le vite delle persone rappresentate, capirne la tristezza e gioire per un sorriso. 

Ma Parigi è molto di più. E per visitarla ci siamo sempre affidati alla Metropolitana che raggiunge tutti i punti d'interesse della città.

  

Visita ad esempio concessa a Notre Dame, con le spettacolari vetrate, che illuminate dal sole magicamente prendono vita. È un luogo sublime, che va assolutamente visitato. Come pure la Basilica Sacré-Coeur, che anche solo per la vista merita la scalata (tuttavia per i più sfaticati, la funicolare è sempre in funzione).





Come non parlare poi della Tour Eiffel. Che romanticamente, facendo capolino sopra i tetti, ci ricorda d'essere a Parigi

Questa città non si può semplicemente raccontare. Va vissuta, perlustrata centimetro per centimetro, abbandonandosi ai tesori ch'essa nasconde. Troverete milioni di turisti con il naso fisso in una guida, con la cartina in mano, alla disperata ricerca di un "monumento famoso" da osservare, fotografare e poter dire: io ci sono stato. Ma Parigi è anche la città di chi ha voglia di perdersi, come noi. Abbiamo dato spazio alle attività programmate, ma abbiamo dedicato il resto del tempo alla scoperta. Avventurose passeggiate in giro per la città, come sempre capita quando andiamo in luoghi nuovi. Mettete in tasca la mappa, e siate pronti a perdervi tra i vicoli più nascosti. Afferrate un sorriso timido, deliziatevi della scenografica vista che il vostro smarrimento vi ha regalato. Siate viaggiatori e non turisti per caso. Siete quella persona che ritornata da un viaggio, vuole ripartire, per assaporare nuovamente quella sensazione di arricchimento. Siate viaggiatori, che creano memorie e profondi ricordi, perché è tramite i viaggi che permettiamo a noi stessi di essere cittadini del mondo, consapevoli delle meraviglie che ci sono la fuori.






lunedì 23 febbraio 2015

DUE AMERICANI (E MEZZO) ALLA SCOPERTA DELL'EUROPA

 DUE AMERICANI (E MEZZO) ALLA SCOPERTA DELL'EUROPA
 

Che cosa pianificare, quando da lontano arrivano due persone che non sono mai state in Europa? Potessi organizzare un itinerario senza considerare, tempo/budget, saprei scegliere senza indugi. Per un tour di città: Parigi, Roma, Praga. Per relax: Grecia e vigneti francesi. Per puro divertimento: Amsterdam e il Carnevale di Bellinzona.

L’Europa, a volte sottovalutata, offre piccoli paradisi a pochi passi da noi. Città che accontentano tutti i gusti.




Quindi, cosa organizzare quando i genitori del mio ragazzo, dalla lontana Alaska, hanno deciso di visitare la Svizzera? Abbiamo fatto di necessità virtù, mettendo in risalto le attrattive ticinesi. La bella Valle Verzasca. Passeggiata sula diga dove James Bond visse il suo momento di gloria facendo bungee jumping. La stupenda Ascona, soleggiata e magica nei suoi colori. Il lungo lago di Lugano e le vie dello shopping. Una cena in città vecchia a Locarno e i famosi castelli di Bellinzona. A questo itinerario, abbiamo aggiunto una componente legata alle nazioni. Con obiettivo Francia, Germania e Italia.

E come abbiamo fatto a rendere tutto ciò possibile in soli 10 giorni? Partenza sabato mattina per Colmar (Francia), piccolo paesino pittoresco e dalle vie molto particolari. Poi via nuovamente, verso Strasburgo. Con visita della Cattedrale di notte. La mattina seguente abbiamo raggiunto una nuova nazione. Germania, con Freiburg a soli 45 minuti di distanza. Una breve passeggiata sotto la neve, visita di un’ulteriore Cattedrale, pranzo tipico e ritorno direzione Svizzera.

Questo l’intenso programma del primo weekend passato in Europa.

Il secondo weekend, è stato un po’ più lungo. Così da poter approfittare al meglio del tempo concesso. Così eccoci nuovamente in strada, giovedì mattina, direzione Bologna, per uno stop veloce, di perlustrazione e pranzo. La città ci ha non poco stupito. Il rosso dominante, la via principale, i portici e la neve, hanno reso speciale le poche ore trascorse a Bologna. Fermata peraltro tattica, considerata la destinazione del viaggio. Firenze. Luogo incantato che ha lasciato in noi un segno indelebile.

I quattro giorni trascorsi a Firenze, ci hanno permesso di organizzare molte attività interessanti. Dalla visita agli Uffizi riservata qualche giorno prima online, alla degustazione di vini alle Cantine Antinori a 40 minuti di auto dal centro città. E poi la lunga passeggiata sino al Ponte Vecchio. Per poi spingerci un po’ più in là e su, al Piazzale di Michelangelo con notevolissima vista su tutta la città di notte. E poi la Cattedrale di Santa Maria del Fiore, maestosa e bellissima. Un pregiato lavoro di architettura. E ancora, Palazzo Vecchio e le sue statue antiche.

Firenze non può deludere. È una meta facilmente raggiungibile che regala a tutti sensazioni profonde. La particolarità di queste città italiane è la storia centenaria che ti segue passo dopo passo. E se non fosse sufficiente, allungando di qualche minuto il percorso verso casa, sulla costa ovest, vi è Pisa e la sua torre famosa, che noi abbiamo voluto visitare ed immortalare in foto ricordo. Per dire: l’ho visitata pure io. Così famosa all’estero, da sempre sensazioni uniche, di genuina meraviglia.
Ad aggiugnere perfezione al soggiorno, il magnifico appartamento in centro, affittato tramite airbnb .

E per finire, per aggiungere un po’ di storia e stupore al soggiorno, abbiamo offerto loro la visita all’Ultima Cena di Leonardo Da Vinci. Perché per chi non lo sapesse, è dipinta in una chiesa a Milano e visitarla è più semplice di quanto si pensi.



Dunque, come fare a rendere un viaggio speciale, per chi non ha mai visto il nostro continente? In realtà non bisogna ingegnarsi troppo. L’Europa è magica proprio per la sua storia. Per i monumenti centenari. Per la particolarità geografica. Per le imponenti montagne e per i mari cristallini. E poi non dovrei nemmeno aggiungerlo, ma più si viaggia e più si apprezza ciò che il mondo ci concede. Quindi qualunque meta sceglierete, non potrà che arricchirvi. Qualsiasi posto deciderete di visitare, vi renderà un po’ più curiosi. Di quella curiosità che, si spera, vi faccia venir voglia di preparare la valigia, girare il mappamondo e partire.

































venerdì 20 febbraio 2015

IL SURF DI PENICHE E I QUARTIERI DI LISBONA

IL SURF DI PENICHE E I QUARTIERI DI LISBONA


Nella lista dei buoni propositi del 2014 ormai trascorso, vi erano quattro cose importanti: continuare a studiare lo spagnolo (fatto fino a maggio), provare a fare immersione subacquea (fatto a Santorini in luglio) fare un triathlon (completato con successo a settembre) e imparare a fare surf. E su questo buon proposito è stato programmato il viaggio di dicembre.

Vi erano vari luoghi sulla lista, ma per finire considerato tempo di volo/costo/varietà del luogo, abbiamo preferito Peniche, in Portogallo.

Tramite un volo Easyjet costato 100 CHF e della durata di 3 ore, siamo arrivati a Lisbona, a sud di Peniche che però in un’ora e mezza di bus abbiamo raggiunto.

La scuola scelta è stata la Peniche Surfcamp, che mette anche a disposizione alloggi. Noi abbiamo optato per un bellissimo appartamento sulla spiaggia a Baleal, a 10 minuti a piedi dalla scuola.

La particolarità di prediligere un periodo di bassa stagione, come dicembre, è che le classi sono ridotte a un numero piccolo di persone. E se un giorno trovate brutto tempo, non disperate! Noi abbiamo avuto la fortuna di visitare Nazaré, dove probabilmente abbiamo trovato le onde più alte del mondo. Noi non abbiamo nemmeno messo un dito del piede in acqua, ma i surfisti professionisti, trainati da moto d'acqua, hanno dato puro spettacolo, surfando onde alte decine di metri. La meteo è incontrollabile, soprattutto d'inverno. Ma il rovescio della medaglia è subito servito. Perché in estate magari il tempo è più favorevole, ma dovrete fare i conti con il numero di persone, che per ogni classe può raggiungere i 30 studenti, noi abbiamo avuto la fortuna di dividere gli istruttori con poche altre persone.

Il mio personale avvicinamento al surf è stato graduale. Alcuni tentativi alle Hawaii, sono stati sufficienti per innamorarmene. L'approccio avuto tramite Miguel, l'istruttore del Peniche Surfcamp é stato molto delicato. Ma con i suoi consigli, dopo 5 giorni di surf mattina e pomeriggio, sono riuscita a cavalcare qualche onda. E vi garantisco che è una soddisfazione enorme. Più volte, nel corso dei viaggi fatti negli ultimi 3 anni, mi sono meravigliata del magico contatto che si può creare con la natura. Ed è sicuramente una consapevolezza che gradualmente cresce. È un rispetto che si manifesta in queste situazioni, quando un’onda ti travolge e ti trattiene sott’acqua per qualche secondo. Fa paura? Forse un po’, ma con il tempo e l’esperienza, ascoltando la natura e provando a capirla, ogni avvenimento si trasforma in opportunità. Così quando si prova a spingerci un po’ distanti dalla riva, con le onde a battersi contro di te, diventa un vero e proprio lavoro di concentrazione e forza di volontà. Quante volte avrei voluto smettere. Quante volte, dopo che un’onda mi ha fatto vorticare nel mare, portandomi al punto di partenza, mi sono chiesta perché lo stessi facendo. La risposta è arrivata alla fine, quando semplicemente è diventato facile alzarsi sulla tavola. Quando finalmente l’onda che tanto si è battuta contro di me, ha deciso di essermi amica, e farmi vivere al meglio questa nuova attività.

Il dramma, è che questa indimenticabile settimana, ha fatto nascere in me la voglia di farlo ancora. La destinazione scelta nel 2015, sarà però l’Asia. Dove? Vietnam e Cambogia hanno onde magnifiche. Inoltre è da un po’ che sogno un viaggio tra Vietnam/Laos/Cambogia.
Le nuove passioni fanno anche questo. Creano nuovi presupposti per curiosare e visitare. Fare di una passione, un criterio di scelta per un nuovo paese da scoprire è sicuramente sinonimo di successo. Perché quando viaggiamo, oltre che ad assecondare la nostra necessità di curiosità, dobbiamo anche dedicare noi stessi alle attività che più amiamo fare.
Quindi, se ce ne fosse bisogno, la settimana a Peniche mi ha fatto venire il solletico ai piedi ancora di più. Sarà dura aspettare fino ad aprile per girovagare a Berlino e agosto per immergermi nell'incontaminata Alaska.

E proprio perché io di soli viaggi vivrei, anche la settimana passata in Portogallo ha avuto una parta meno ludica. Visitare Lisbona è stata una vera sorpresa. Molto a misura d’uomo e con l’affaccio sul mare è sicuramente stupenda. Eppure non ha acceso in me l’entusiasmo di altre città.

Sicuramente indimenticabile la camminata per vedere la Torre di Belém e il Padrão dos Descobrimentos. Bella anche la visita al Castelo de São Jorge con spettacolare vista sulla città. Ma a parte queste cose, una città mediocre, dagli squisiti pasticcini. E dai quartieri particolari. Bella di notte da visitare a piedi, quando la gente del posto la anima e le luci la rendono romantica e misteriosa.

Abbiamo anche avuto la fortuna di fare incontri inaspettati. Una coppia di Londra, conosciuta in bar, e due francesi di casa a Lisbona. Grazie a loro abbiamo potuto scoprire Park, un rooftop sopra un parcheggio, che è stato genialmente trasformato in un bar di tendenza. Con vista mozzafiato su Lisbona illuminata.
Affascinante è stata anche la visita all'Oceanario, per me sempre luogo di pace e che mi aiuta a ricaricarmi. Saranno i colori, i lenti movimenti, chissà, ma l'Ocenario di Lisbona ci ha stupiti positivamente.  

Il magnifico hotel dove abbiamo deciso di passare 3 giorni è il The Beautique Hotels Figueira, stupendo! All'interno dell'albergo vi è il ristorante Honra, dove abbiamo potuto approfittare dell'atmosfera speciale, del design unico e cibo stellare.



Riassumendo, la mia prima esperienza passata in Portogallo, tra Peniche e Lisbona, é stata positiva. Lisbona ha un po' disatteso le nostre grandi aspettative. Sarà stata la mancanza di carattere. È comunque un connubio che consiglio, per passare una vacanza diversa dalle altre.

Nell’attesa del prossimo post, dei prossimi viaggi, buona scoperta mondo!!