mercoledì 10 settembre 2014

SECONDA TAPPA GRECA: LE MERAVIGLIE NATURALI DI CRETA

SECONDA TAPPA GRECA: LE MERAVIGLIE NATURALI DI CRETA
 
 

Terminato il nostro soggiorno caotico ad Atene, siamo arrivati a Creta, tramite un volo interno con la compagnia aerea Olympic Air. Sistema rapido ed economico.
In fase di organizzazione del viaggio, ci siamo subito resi conto che Creta aveva molto da offrire. Così per approfittare al meglio dei sette giorni a nostra disposizione, abbiamo deciso di trascorrere tre notti a Sisi, nella zona est dell’isola e quattro notti a Stavros, nella zona nord dell’isola. Considerando che per percorrere l’isola, sono necessarie 6 ore, l’opzione scelta per gli spostamenti è stata l’automobile, noleggiata all’aeroporto di Heraklion al nostro arrivo.









 








A Creta abbiamo trovato spiagge solitarie, acque cristalline, rocce taglienti e tanta tanta pace.
Infatti il nostro primo giorno d’esplorazione risulterà anche il giorno più bello a Creta. Alla ricerca di una spiaggia tranquilla, dove poter fare snorkeling, siamo arrivati di fronte all’isola fortificata di Spinalonga, a circa 40 minuti da Sisi. Abbiamo così continuato a guidare, seguendo la costa, dove una strada sterrata ci ha indicato la via per un vero e proprio paradiso. Durante tutto il pomeriggio abbiamo approfittato di questo luogo incantevole ed incontaminato, in totale solitudine. La zona si è altresì rivelata ottima per lo snorkeling, considerata la calma del mare e la presenza di scogli a proteggere i pesci.
Una giornata semplice, di quelle che piacciono a me. Dove abbiamo lasciato che il sole scaldasse la nostra pelle.

Decisamente un buon modo d’iniziare la nostra settimana su questa nuova isola.
E credetemi, lasciare il caos cittadino, per un paradiso terreste simile rende tutto più meraviglioso.

Per raccontare quanto fatto il giorno successivo, devo fare un piccolo salto indietro.
Per chi mi ha seguito durante i mesi passati, saprà che nella prima parte dell’anno abbiamo viaggiato tra le Hawaii, Praga ed Amsterdam e Francia. Tutte destinazione proposte da me, e appoggiate dal mio compagno d’avventura. L’arduo compito di scegliere la meta estiva, invece, è spettato proprio al mio accompagnatore, che tra ricerche in Google e passeggiate virtuali tra il web, ha trovato Creta. Isola solitaria del mediterraneo. I criteri di ricerca riguardavano prevalentemente le sue passioni: mare ed escursioni. E da subito Creta e le sue “gorges”, hanno stuzzicato la sua curiosità ed acceso il suo entusiasmo. Non proprio la destinazione greca più tipica, ma forse proprio per questo, la meta più interessante. Evadere dal trambusto e dai turisti impazziti, non ci ha dato per niente fastidio.

In ogni caso, le “gorges” o “gole” e i sentieri che portano a mete sempre diverse, hanno determinato il nostro secondo giorno a Sisi. Perché un’escursione alla Richtis Gorge, tra sentieri scoscesi e natura selvaggia, ha contraddistinto una giornata piacevole, immersi in un paesaggio colorato e diverso. Ore passate a contatto con cicale assordanti e timidi raggi di sole in lotta con alberi e cespugli. Una passeggiata di 3 ore circa, sino a raggiungere una spiaggia solitaria. Passando per una cascata segreta, dove i più calorosi possono immergersi.
Al nostro arrivo, onde aggressive ed impetuose hanno bloccato il nostro desiderio di nuotare, ma tale movimento perpetuo ci ha cullati in uno stato di puro rilassamento. Un pranzo veloce a base di sandwich, e tanta voglia di osservare l’acqua schiantarsi a riva, creando bianca schiuma e facendo rotolare sassi fino a riva. Un’immagine che raramente mi è capitata di vedere e che inserita in una cornice simile, ha reso questa giornata memorabile. Facendo crescere sempre più il rispetto e l’ammirazione per il potere della natura. Brillante e imprevedibile.
Alberi, panchine e una fontana attiva tutto l’anno, ci hanno offerto un buon punto di riposo, prima di ripercorrere a ritroso il sentiero che fin li ci aveva condotti.

Di piacevole nelle vicinanze di Sisi, sono state le serate. Le passeggiate tra le viuzze. Le tappe nei bar più singolari e le cene a base di pietanze greche, squisite oltre ogni aspettativa. Di vero c’è stato il continuo contatto con i lavoratori del posto, di chi la crisi la sta sentendo sulla propria pelle, ma che di turisti ne vede sempre, da marzo a ottobre. Sono persone aperte, i greci, ed ogni occasione la sfruttano per portare il loro messaggio alle persone in visita. Più volte abbiamo sentito un Petros o una Eleni, parlarci con il cuore in mano. Spesso, storie di lavoro duro e molte tasse. E un unico denominatore comune: la passione per la Grecia. Per la sua terra arida ma coltivata con piante d’ulivo e oleandri colorati. Innamorati dei colori del mare e dei tramonti. Un sentimento che sanno trasmettere ai viaggiatori che difficilmente non ne restano ammaliati.
Siamo giunti al 4° giorno a Creta con una minima conoscenza della zona ma un’evoluzione graduale del livello di curiosità verso il luogo che stavamo scoprendo. Abbiamo comunque dovuto avviarci verso est. Un viaggio di 3 ore da Sisi a Stavros (Chania)


Alcuni stop sulla strada sono stati d’obbligo. Isolette o baie dai colori scenografici. Sono diventati i momenti preferiti quelli contraddistinti da improvviso coraggio e nuovi episodi da aggiungere ai nostri ricordi.

L’hotel a Stavros merita una qualche parola. Kavos Beach Apartments & Studios. Ottimale per la posizione sul mare, la gentilezza del personale, i raffinati arredi e la romantica camera. Abbondante colazione e balcone ideale per aperitivi serali. Situato a 25 minuti da Chania. 

Il 5° giorno, alla ricerca di un posto tranquillo in cui rilassarci, abbiamo raggiunto in auto una spiaggia pubblica, con a distanza di pochi metri un'isoletta da cui tuffarsi. 





Mentre l'ultimo giorno è stata una vera sfida. L'obbiettivo del giorno era di trovare la spiaggia nascosta. Molti blog ne parlano, come un luogo magico. Dopo varie passeggiate tra le gorge e perlustrazioni, (non chiedetemi come), questa spiaggia nascosta e segreta l'abbiamo trovata. Ma per nostra sorpresa e delusione, così segreta non lo era. Infatti l'abbiamo dovuta dividere con molte altre persone, probabilmente del luogo.


Ciò non ne sminuisce la bellezza, ma ci ha fatto apprezzare ancora di più i momenti di pura solitudine che Creta ci ha offerto. 

La mattina successiva, corsa verso il porto di Heraklio, dove in 2 ore il battello Hellenic Seaways ci ha portati a Santorini, nostra ultima meta.

Creta è stata per me una vera scoperta, piena di sorprese positive e tanta voglia di immergermi nuovamente nella natura fresca e viva.


1 commento:

  1. Creta deve essere meraviglioso. Le belle foto invogliano di partire di andare alla scoperta del mare, baie e spiagge.
    Aspetto con impazienza il tuo racconto di Santorini

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