venerdì 27 dicembre 2013

FINE 2013: E' TEMPO DI BILANCI



 FINE 2013: E' TEMPO DI BILANCI


Il 2012 è stato per me un anno rivelatore. È stato l’anno in cui ho lottato per ottenere determinate libertà. Quella più degna di nota, la libertà a viaggiare. Nel 2012 mi è stato subito chiaro che questa passione non doveva essere soffocata per nessuna ragione. E così, meravigliando un po’ tutti passo dopo passo ho maturato la voglia di fare un’esperienza all’estero.

E sono le lotte avute l’anno scorso che mi hanno permesso di avere un 2013 da incorniciare. Da celebrare per sempre. Da abbracciare nei ricordi.

Così, arrivata a fine dicembre, eccomi a fare il punto della situazione. Consapevole, purtroppo, che un anno così non mi ricapiterà più. Perché mai un privilegio simile si ripresenterà. Lasciare il lavoro e viaggiare, imparando si una lingua, ma comunque viaggiando. E questa consapevolezza rende il tutto più magico e speciale.

Ma è anche questo che trasforma la prospettiva del nuovo anno e lo dipinge più frizzante. Non posso nascondere la gioia e l’entusiasmo per quel che il 2014 ci offrirà. Dopo aver passato 4 mesi filati in America, a contatto con una cultura a volte molto simile alla nostra, altre lontanissima e un po’ strana, sono pronta a dedicarmi anima e corpo alla conoscenza approfondita dell’Europa. A onor del vero gli innumerevoli viaggi intrapresi quando ero piccina con i miei genitori, mi danno una grande fiducia. Saranno i castelli della Loira, e la calda costa azzurra, con le zone vinicole e la buona cucina a introdurre chi l’Europa ancora non la conosce. Sarà da luoghi che semplicemente amo, che inizieremo una lunga passeggiata tra le città europee più belle. D’obbligo saranno anche le visite al Bel Paese, pieno di cultura e molto attrattivo sia per chi vive oltre confine che… chi arriva da oltre oceano.



Ma il pensiero che più mi elettrizza è la pura consapevolezza che la mia lista di luoghi visitati si allungherà. Le guide turistiche di Spagna, Olanda, Germania, Paesi Scandinavi riempiono già la mia bacheca. Tutti luoghi rimasti lontani dai miei pensieri per molti anni. È quasi ironico rendersi conto di aver visto così tanto negli Stati Uniti, e però così poco in Europa. Luogo pieno di cultura, forse quella più vera ed autentica.



Quanti cambiamenti. Quanta gioia. Quanta passione. E quanto stupore ci nasconde la vita.

Io ringrazio con tutto il cuore chi passo dopo passo mi ha seguito. Ho ancora tanto da raccontare, perché è così che ho scelto di vivere… un po’ con la valigia in mano e un altro po’, con il naso immerso in guide turistiche, alla ricerca di nuovi posti da incontrare.

E infondo è vero: tutto ciò che sogni, prima o poi si avvera!



Buon Anno Nuovo a tutti, e che possa essere colmo delle vostre passioni e della felicità, quella pura che riscalda il cuore e fa guardare avanti, con tanta speranza e fiducia.

lunedì 11 novembre 2013

CONOSCERE LE HAWAII, PRIMA DI... INCONTRARLE



CONOSCERE LE HAWAII, PRIMA DI... INCONTRARLE


Mancano 47 giorni al mio viaggio alle Hawaii. Sarà sicuramente speciale, con un valore sentimentale maggiore rispetto al solito. Sarà probabilmente l’unico viaggio negli Stati Uniti per il 2014, e per questo motivo prevedo sarà grandioso.

Sarà anche uno dei primi viaggi pianificato ed organizzato da altre persone. Sono stata un’osservatrice esterna e per una volta ho approfittato del carisma, della determinazione, curiosità e precisione di altre persone. Mi sono limitata ad acconsentire e ringraziare.



Proprio per la particolarità con cui ho affrontato il momento di pianificazione, ho scelto di condividere con voi come mi sono confrontata con questo nuovo viaggio.



Le isole Hawaii sono un arcipelago tipicamente conosciuto per la sua natura selvaggia e i paesaggi peculiari e straordinari (o come direbbe mio papà, per la serie televisiva Hawaii Five – O). Ecco quindi il sorgere del primo problema. Quali e quante isole visiteremo?

A nostra disposizione 2 settimane, di cui una tutta per noi e la seconda in famiglia. Nonostante internet sia una fonte inesauribile di informazioni, curiosità e idee, ho deciso di comperare una guida, che mi aiutasse a capire quali isole avessero l’offerta più vicina ai nostri desideri e bisogni. Ecco quindi arrivare da ibs.it la guida, che da subito ha catturato la mia attenzione. Le guide traveller di National Geographic – Hawaii.

Una narrazione scorrevole, con aneddoti simpatici e particolari suggerimenti. È tramite la lettura che ho sviluppato un intenso interesse per l’isola di Hawaii o meglio conosciuta come Big Island. Il motivo è subito spiegato, la varietà di attività offerte, la possibilità di vedere un vulcano ancora attivo, vivendo un’esperienza unica nel suo genere. Eppure non sarà l’isola che ci accoglierà.

Sarà l’isola più antica dell’arcipelago ad offrirci le sue meraviglie. Kauai, prima tappa del nostro soggiorno. E le meraviglie non mancheranno, dalla Cascata segreta raggiungibile solamente con i Kayak, al Waimea Canyon la cui visita renderà l’esperienza ancora più profonda, dalla crociera sulla Na Pali coast, alle primissime lezioni di surf, accompagnate da snorkeling e passeggiate. Raggiungeremo questo piccolo paradiso di mondo con un volo Dallas-Los Angels-Kauai riservato come sempre su orbitz.com 


Sarà l’isola in cui festeggeremo l’arrivo del nuovo anno, che si prospetta meraviglioso e pieno di viaggi… questa volta europei! La scelta del ristorante è toccata a me, e ho voluto mantenere un occhio critico alla posizione, poiché dopo l’ultimo tramonto dell’anno,  Poipu Beach offrirà uno spettacolare show di fuochi d’artificio. Inutile dire che l’atmosfera e il paesaggio renderà la nostra esperienza ancora più magica.

Non ci siamo fatti ammagliare dalla sfarzosità di hotel, ma abbiamo optato per una casa in affitto immersa nella natura, il noleggio di un auto ci aiuterà nei vari spostamenti all'interno dell’Isola.



E come primo soggiorno alle Hawaii, non poteva mancare l’Isola più famosa e conosciuta, dove è situata la capitale Honolulu e dove Pearl Harbor fa capolino nei ricordi di tutti noi. E non posso non aggiungere il famosissimo quartiere di Waikiki, famoso per la sua spiaggia, tra le più belle al mondo.

Sarà dall'arrivo all'isola di Oahu, che la nostra solitudine si concluderà, per dar spazio al viaggio in famiglia.

Anche in questo caso sarà una casa a permetterci di vivere un’esperienza hawaiana indimenticabile, con varie attività tipiche della zona.



Cosa mia aspetto? Un’esperienza tutta nuova, che aprirà il nostro cuore, e che ci unirà ancora di più. Un’immersione totale nella natura, con la consapevolezza di poter finalmente conoscere una cultura totalmente nuova e lontana dal mondo europeo.

Quindi, Aloha, e una buona settimana a tutti.

lunedì 21 ottobre 2013

IL TEXAS E I SUOI LUOGHI... INCANTATI



 IL TEXAS E I SUOI LUOGHI... INCANTATI



Per il 2013 questa è stata la mia ultima visita negli Stati Uniti. A onor del vero, atterrerò a Dallas il 28 di dicembre, per poi volare alle Hawaii il giorno successivo. Trascorrendo le prime 2 settimane di gennaio tra mare e avventure.

L’America ha avuto la pazienza di accogliermi durante tutti i miei viaggi passati, deliziandomi con rivelazioni e novità. Sempre viaggi “trottola”, in cui l’imperativo era scoprire luoghi nuovi. Soprattutto durante i miei soggiorni ripetuti a Dallas, che come detto in passato non è famosa per il suo richiamo turistico. Eppure come spesso accade, è approfittando di chi conosce il luogo che possiamo attingere ad innumerevoli idee.
A volta basta affidarsi a loro, per apprezzare ogni istante in una terra straniera.
È in totale fiducia e curiosità che abbiamo intrapreso un viaggio di 4 ore in auto per raggiungere la cittadina di Mason sempre in Texas. Ed è tra le sue colline, che uno stupendo resort era nascosto. Ed è presso il TRES LUNAS RESORT che ci siamo immersi in un’esperienza indimenticabile.
Lontani dalla città, con a disposizione i soli rumori della natura. Approfittando dell’ospitalità, concedendoci un bagno nell'idromassaggio riscaldato esterno, bevendo un bicchiere di vino della zona e osservando un cielo illuminato dalla luna e dalle stelle. Assaporando una cena indimenticabile cucinata da Craig. Una vera sorpresa. Svegliarsi la mattina e trovare una sfiziosa colazione in camera.
È sicuramente stata la cura per i dettagli, il sentirci coccolati e quasi a casa. È stata la bellezza del posto e l’accoglienza inconsueta. È stata la perfetta alchimia tra i vari elementi, che mi ha fatto innamorare di questo posto. Meravigliandomi di scoprirmi quasi triste di non poterci tornare.

La visita in questa zona non poteva concludersi senza una tappa fondamentale. Una scalata dell’Enchanted Rock.


La Roccia Incantata è banalmente descritta come un masso di granito di colore rosa. È in realtà una spettacolare collina isolata di 130 metri di altezza sita in una pianura, che proprio per la sua posizione spicca maestosa.

















Terminata la scalata, e pronti per un buon pranzo, ci siamo diretti verso Fredericksburg, piccolo comune fondato da coloni tedeschi nel 1800 e del quale se ne riconosce da subito lo stile europeo.
E prima di ritornare alla quiete del nostro resort, una visita presso il Becker Vineyards, dove abbiamo potuto degustare vini di altissima qualità prodotti nella zona.

Il mio soggiorno a Dallas di 10 giorni, mi ha offerto molte altre novità, che vi racconterò nei prossimi giorni.
Ma lo speciale weekend dedicato alla contea di Mason, meritava una descrizione tutta speciale.


mercoledì 2 ottobre 2013

WHAT HAPPENS IN VEGAS, STAYS IN VEGAS

WHAT HAPPENS IN VEGAS, STAYS IN VEGAS


Ho scoperto da poco, che un luogo molto significativo per me, è stato raso al suolo. Distrutto, cancellato! Per qualcuno non significava niente. Per altri era incomprensibilmente il posto di un incontro importante.

Comunemente si dice che: What happens in Vegas, stays in Vegas


Eppure i ricordi di quella sera, sono così vivi e padroneggiano ogni istante della mia vita. 
Ero distante più di 9'000 KM da casa. E niente lasciava presagire una tempesta emotiva simile. Ma in quel luogo, tra 100'000 turisti, incontrai la persona che ancora oggi mi perseguita nei sogni, e mi rallegra di giorno.

Quindi capirete l'ondata emotiva nell'apprendere che il piccolo bar, dove persone si divertivano a giocare alle Slot Machines e a Bear Pong, é stato distrutto, per dar spazio a qualcosa di più maestoso e orientato allo standard LV.

Poi un pensiero....
La consapevolezza d'aver avuto la fortuna di entrare, quasi distrattamente in quel bar. Ritrovarsi al posto giusto, nel momento giusto.  

E un altro... 
Il rendersi conto che il cammino fatto nell'ultimo anno e mezzo ci sta portando sulla giusta strada per qualcosa di più.

E poi...
Capire che non è un luogo che rende speciale, sono i ricordi. I pensieri onesti e forti. I battiti del cuore che corrono più veloci quando si ripensa a quella serata.

Già.. Non è quel posto che ha reso speciale il primo incontro. Ma importante è tutto ciò che è arrivato dopo. Le risate, i progetti, i sogni, le sconfitte, le lacrime. E di nuovo sorrisi e fiducia nel futuro.
Lo scoprire che il nostro bar non c'era più, mi ha fatto capire maggiormente, l'importanza dei momenti vissuti. Del guardare avanti, consapevole che i ricordi belli restano nel cuore e ci accompagnano sempre. Capire con più forza che, come avrebbe cantato Elvis: Home is where the heart is. Non un luogo. Non uno spazio. Niente di definito o definitivo. Ciò che conta, per davvero, é l'essere inseguiti dal dolce fantasma dei ricordi costruiti assieme. Davvero importanti sono i progetti futuri, quelli realizzabili e che senti vicini. Senti tuoi. Tutto il resto non conta.





martedì 1 ottobre 2013

LA GENTILEZZA DEGLI ESTRANEI



 LA GENTILEZZA DEGLI ESTRANEI


Ho da poco iniziato a leggere “The kindness of strangers”, “La gentilezza degli estranei”, pubblicata da Lonely Planet.

Già dalle prime pagine sono rimasta deliziata dall’obiettivo del libro. Una profonda prefazione del Dalai Lama ha acceso in me una curiosità ancor più grande..



Man mano che le parole scorrevano, però, mi sono fermata a riflettere. E al momento il libro in questione è chiuso e riposa nella mia borsa.

Durante il mio viaggio di 4 mesi, ho più volte avuto bisogno di aiuto. Ma chi ha davvero lasciato un ricordo nel mio cuore? Chi ha reso l’esperienza ancora più intensa e unica? Chi mi ha salvato in un momento di totale smarrimento?

Be’, ad essere onesti ho i ricordi pieni di strani personaggi. La caratteristica che li accomuna è un disinteressato bisogno di aiutare.



Ma a focalizzarmi bene sui ricordi e premesso che comunque ogni timido sorriso che ci viene rivolto ogni giorno, è già un grande dono. 2 sono le persone che ricorderò sempre per la loro immediata attenzione. E una di loro è lei…



Ripensando a quel giorno, riesco ancora a sentire il fresco della montagna e il vestito verde della signora che mi ha aiutato. Una donna ispanica, dai capelli lunghi, sulla cinquantina. Ci trovavamo entrambe nel bel mezzo del nulla al Sequoia National Park. Lei nella tranquillità della sua domenica pomeriggio con la famiglia. Io nel disperato tentativo di comprendere che direzione prendere. Ancora io, un po’ scioccata dalla risposta non proprio utile, ricevuta da una guardia forestale. Ancora io, ferma in mezzo alla strada arrabbiata con il mondo e… con il mio navigatore. E sempre io, molto vicina a ripercorrere la strada nel senso inverso e rifugiarmi nel primo paesino, più o meno popolato, che avrei trovato.

Poi però, una donna allegra, con un fortissimo accento spagnolo, si è avvicina a me, offrendomi un foglio. Non ne ho capito subito l’utilità. E considerato che, per la durata del mio giro, la diffidenza l’ha fatta da padrona, mi sono subito messa sulla difensiva. In breve tempo, però, ho capito che quel foglio era una mappa del parco. E con enorme pazienza la signora ha iniziato a spiegarmi dov'eravamo e dove, secondo lei, l’hotel fosse.



A ripensarci questo episodio non mi è stato di molto aiuto. Ma il semplice gesto d’avvicinarsi, nonostante non le avessi domandato nulla, il gesto d’offrirmi la sua mappa, mi ha fatto sentire non così sola e così sperduta, in un momento in cui per davvero mi sentivo sperduta in the middle of nowhere.



In ogni caso, quel che poi mi ha dato il coraggio per proseguire, è stata una voce che – appena trovato una zona che avesse rete per telefonare – mi ha spronato a continuare. Love you...

E la vostra strada ha mai incontrato la gentilezza disinteressata di uno sconosciuto??