lunedì 29 settembre 2014

I COLORI DI SANTORINI

I COLORI DI SANTORINI



Abbiamo incontrato Santorini lentamente. Un po’ alla volta. Scorgendone da lontano la sagoma. Intravedendo pian piano i colori che la contraddistinguono. Comprendendone il profilo al distogliersi della nebbia. Provando ad ideare forme possibili delle bianche case,  lassù in cima al dirupo.


È stato un approccio delicato e gentile, che però ci ha catapultato ai piedi delle sue coste, contraddistinte da altissime pareti rocciose.

Siamo arrivati a Santorini con il traghetto Highspeed 5 della compagnia Hellenic Seaways. Partenza dal Porto di Heraklion e arrivo dopo 2 ore al porto di Thira. Il costo indicativo del biglietto è 56 EUR e rappresenta una valida opzione al viaggio in aereo, offrendo un tocco diverso alla vacanza.

Ad attenderci uno scorbutico uomo di mezza età, presentatosi come nostro autista sino all’albergo. Da subito il tragitto si è dimostrato una scalata, su strade ripide e slalom tra scooter inceppati o quad troppo “pesanti”.



Siamo arrivati a Santorini con un’idea vaga di come avremmo strutturato i nostri 3 giorni. È stato il personale dell’hotel a consigliarci di noleggiare un Quad. I prezzi si aggirano sui 20 EUR al giorno un po’ ovunque, con addirittura la consegna in albergo.

Quest’ulteriore mezzo di trasporto ha reso i nostri spostamenti più dinamici e pratici, e nonostante possa sembrare una scelta bizzarra, be’ tutti a Santorini scelgono l’opzione scooter/quad.



Per sfruttare al meglio i primi giorni nell’arcipelago delle Cicladi, ma anche i nostri ultimi 3 giorni in Grecia, abbiamo subito raggiunto la spiaggia di Perissa, sulla costa  sudorientale dell’Isola. Questa costa, caratterizzata dalla sabbia nera vulcanica, è lunga quasi 7 chilometri ed è una destinazione comoda per avere tutto a portata di mano. Bar, ristoranti, sabbia rovente o lettini comodi. L’ambiente è molto giovanile proprio per la presenza di bar aperti anche la sera.



Sempre lo stesso giorno, trasportati dall’entusiasmo del nostro nuovo mezzo di trasporto, abbiamo preso conoscenza del luogo, sfrecciando tra le stradine di Perivolos, sino a raggiungere il faro che sorge vicino al villaggio di Akrotiri. Da questo punto, scomodamente seduti sulle rocce, con pazienza e con un po’ di fortuna al suono di una chitarra, potrete ammirare un tramonto che semplicemente incanta. È stato per noi un momento genuino, di quelli che restano nel cuore, e che vengono catturati in fotografia. Sono i momenti in cui il vento tiepido ma dispotico ti scompiglia i capelli e che tra risate, provi a sistemare. Sono i momenti in cui, i capelli ritornano a vorticare assieme all’aria e decidi di fregartene, di lasciar che la natura accarezzi il tuo corpo, permettendole di farti vivere esperienze uniche. Perché è di esperienze che noi siamo alla ricerca. Di attimi che restano impressi nella mente e che senza sosta continuano a vagare nei nostri racconti. E viaggiando creiamo quei giusti presupposti che ci fanno essere al posto giusto nel momento giusto. Com'è stato per noi quel martedì sera, quando il cielo si colorò di un arancio mai visto e assistemmo per la prima volta al magico e leggendario tramonto di Santorini.




Quando la notte è ormai calata, siamo partiti alla ricerca di un ristorante. Come ad Atene e Creta, la cucina greca ci ha deliziato. Sempre. Hanno fatto da cornice a una vacanza da sogno i vari aperitivi e pasti. Da semplici taverne, a baretti sulla spiaggia a ristoranti più raffinati. Quindi un consiglio, non dilungatevi in ricerche su internet. Fate delle passeggiate, curiosate tra i ristoranti, osservate i menu sempre sfiziosi e sedetevi. Bevete un buon bicchiere di vino locale e chiedete consiglio ai camerieri. Loro meglio di tutti sapranno consigliarvi piatti tipici e prodotti freschi.



Il giorno successivo, alla ricerca di una spiaggia nuova da scoprire, abbiamo seguito una strada ripida che portava verso il mare. E siamo arrivati a Caldera Beach. Caratterizzata anch’essa da sabbia nera, è forse la spiaggia che più ci è piaciuta a Santorini proprio perché tranquilla e non affollata.


Nelle vicinanze, che merita una sosta, una piccola bottega. Sarà impossibile non vederla, poiché Ana, saluta tutti i passanti. Così con un sorriso sulle labbra, ci siamo fermati anche noi. E a darci il benvenuto proprio Ana, con un vassoio pieno di prelibatezze locali che abbiamo poi acquistato nel suo piccolo emporio.


La sera, inebriati di felicità, abbiamo finalmente raggiunto la zona più caratteristica di Santorini. Fira (o Thira), il capoluogo che è situato nella zona centro-occidentale dell’Isola. Il tragitto di 10 minuti ha stravolto completamente la visione che sin li avevamo avuto. Situato sulla scogliera di caldera, poco sopra il livello del mare, un insolito villaggio caratterizzato da bianchi vicoli e minuscole case dalle finestre e porte blu. Attorno le cupole delle chiese danno armonia al paesaggio. Questa è Fira, questa è la Santorini che vediamo in cartolina, bellissima da togliere il fiato. Tanto bella da innamorarsene.



Da questo lato dell’isola, il tramonto ha tutto un altro aspetto, dovuto a Therasia, Aspronisi e Nea Kamei, le isole che formano l’arcipelago. Infatti, il panorama ha dell’incredibile. Sono in migliaia a osservare il sole che si china lentamente, colorando il cielo con sfumature fuoco. Quindi l’unico consiglio che vi voglio dare è di trovare un bar vista sul mare, ordinate un buon aperitivo, Tzatziki e pita calda e lasciatevi coccolare da questi piccoli piaceri della vita.



E per finire in bellezza questo memorabile viaggio, colmo di prime volte, una prima volta d’eccezione. Una giornata d’immersione organizzata con Mediterranean DiveClub situato a Perissa Beach , dove un team di veri professionisti mi hanno introdotto allo scuba diving.

L’offerta è vasta, ma la mezza giornata passata in mare, con 2 immersioni ha fatto al caso nostro, soprattutto al caso mio, considerata l’inesperienza. La giornata è stata strutturata in modo da permetterci di approfittare al meglio dell’esperienza che stavamo per fare. E com’è stata quest’esperienza? Unica ed emozionante, come poche prima d’ora. Magico è stato il lento movimento sottacqua, la possibilità d’osservare da vicino il mondo marino, pesci colorati e piante acquatiche. Ma la cosa che davvero mi ha impressionato è stata la possibilità di fare qualcosa molto diversa da quel che vivo tutti i giorni. Raggiungere un livello superiore di rilassatezza, dove il suono del tuo respiro è l’unica cosa che puoi ascoltare.  
Sono anche le prime volte che rendono indimenticabili certi viaggi. Affidare il tuo tempo e il tuo cuore a qualcosa di nuovo, mai vissuto prima, crea un legame speciale. Una connessione con il territorio, ma soprattutto con le persone del luogo che mettono a nostra disposizione il loro tempo e la loro conoscenza. Durante questi ultimi anni di viaggi continui, dove ero sempre con la valigia in mano, ho imparato a non sottovalutare niente di tutto ciò. Sia un sorriso per strada, una spiegazione data in taxi oppure un racconto venuto dal cuore.
Da questa immersione, ho imparato a mettere nelle mani di professionisti la mia fiducia al fine di aprire porte ben più grandi ed esplorare mondi mai visti prima. Per captare per davvero il mondo esterno. Questo per permettermi di osservare, percepire e non solo vedere. Darsi la possibilità di vivere momenti di novità è il regalo più grande che tutti noi possiamo farci. Viaggiate per il mondo, fatelo per voi e per le sensazioni che esso è pronto a donarvi!!!

Ultimo consiglio che posso darvi è quello di addentrarvi in stradine di cui non conoscete la destinazione. È così che abbiamo trovato La spiaggia di Eros sulla costa di Vlychada. Ed è così che abbiamo passato l'ultimo aperitivo in riva al mare, al The Eros Wave Bar

Mentre l'ultima sera abbiamo voluto passarla a Oia. Questo villaggio è decisamente il più caratteristico della zona. Dove le cupole e le costruzioni sembrano volare. 
Come siamo stati abituati a Fira, Oia è contraddistinta da stretti vicoli, mulini a vento, eleganti negozi, piccoli musei e galleria d'arte situate qua e la!
Essendo posizionato a nord, anche da questa location è possibile ammirare un tramondo spettacolare. È stata per noi la tipica cigliegina sulla torta. L'ultimo tramonto della vacanza, ci ha introdotti ad una riflessione generale riguardante tutta l'esperienza vissuta in 2 settimane in giro per la Grecia. 
Torneremo sicuramente a scoprire le innumerevoli isole greche, che formano un piccolo paradiso europeo. Un altro importante insegnamento è quello di non pianificare ogni minuto della giornata, ma di lasciar che le situazioni evolvano, sino a portarvi in posti nuovi, magici e nemmeno troppo famosi. Noi è così che abbiamo vissuto questo viaggio e i nostri ricordi racconteranno sempre delle sorprese offerte dalla natura e i nostri sorrisi nasceranno sempre dai ricordi delle cose imprevedibili che abbiamo scoperto. 



mercoledì 10 settembre 2014

SECONDA TAPPA GRECA: LE MERAVIGLIE NATURALI DI CRETA

SECONDA TAPPA GRECA: LE MERAVIGLIE NATURALI DI CRETA
 
 

Terminato il nostro soggiorno caotico ad Atene, siamo arrivati a Creta, tramite un volo interno con la compagnia aerea Olympic Air. Sistema rapido ed economico.
In fase di organizzazione del viaggio, ci siamo subito resi conto che Creta aveva molto da offrire. Così per approfittare al meglio dei sette giorni a nostra disposizione, abbiamo deciso di trascorrere tre notti a Sisi, nella zona est dell’isola e quattro notti a Stavros, nella zona nord dell’isola. Considerando che per percorrere l’isola, sono necessarie 6 ore, l’opzione scelta per gli spostamenti è stata l’automobile, noleggiata all’aeroporto di Heraklion al nostro arrivo.









 








A Creta abbiamo trovato spiagge solitarie, acque cristalline, rocce taglienti e tanta tanta pace.
Infatti il nostro primo giorno d’esplorazione risulterà anche il giorno più bello a Creta. Alla ricerca di una spiaggia tranquilla, dove poter fare snorkeling, siamo arrivati di fronte all’isola fortificata di Spinalonga, a circa 40 minuti da Sisi. Abbiamo così continuato a guidare, seguendo la costa, dove una strada sterrata ci ha indicato la via per un vero e proprio paradiso. Durante tutto il pomeriggio abbiamo approfittato di questo luogo incantevole ed incontaminato, in totale solitudine. La zona si è altresì rivelata ottima per lo snorkeling, considerata la calma del mare e la presenza di scogli a proteggere i pesci.
Una giornata semplice, di quelle che piacciono a me. Dove abbiamo lasciato che il sole scaldasse la nostra pelle.

Decisamente un buon modo d’iniziare la nostra settimana su questa nuova isola.
E credetemi, lasciare il caos cittadino, per un paradiso terreste simile rende tutto più meraviglioso.

Per raccontare quanto fatto il giorno successivo, devo fare un piccolo salto indietro.
Per chi mi ha seguito durante i mesi passati, saprà che nella prima parte dell’anno abbiamo viaggiato tra le Hawaii, Praga ed Amsterdam e Francia. Tutte destinazione proposte da me, e appoggiate dal mio compagno d’avventura. L’arduo compito di scegliere la meta estiva, invece, è spettato proprio al mio accompagnatore, che tra ricerche in Google e passeggiate virtuali tra il web, ha trovato Creta. Isola solitaria del mediterraneo. I criteri di ricerca riguardavano prevalentemente le sue passioni: mare ed escursioni. E da subito Creta e le sue “gorges”, hanno stuzzicato la sua curiosità ed acceso il suo entusiasmo. Non proprio la destinazione greca più tipica, ma forse proprio per questo, la meta più interessante. Evadere dal trambusto e dai turisti impazziti, non ci ha dato per niente fastidio.

In ogni caso, le “gorges” o “gole” e i sentieri che portano a mete sempre diverse, hanno determinato il nostro secondo giorno a Sisi. Perché un’escursione alla Richtis Gorge, tra sentieri scoscesi e natura selvaggia, ha contraddistinto una giornata piacevole, immersi in un paesaggio colorato e diverso. Ore passate a contatto con cicale assordanti e timidi raggi di sole in lotta con alberi e cespugli. Una passeggiata di 3 ore circa, sino a raggiungere una spiaggia solitaria. Passando per una cascata segreta, dove i più calorosi possono immergersi.
Al nostro arrivo, onde aggressive ed impetuose hanno bloccato il nostro desiderio di nuotare, ma tale movimento perpetuo ci ha cullati in uno stato di puro rilassamento. Un pranzo veloce a base di sandwich, e tanta voglia di osservare l’acqua schiantarsi a riva, creando bianca schiuma e facendo rotolare sassi fino a riva. Un’immagine che raramente mi è capitata di vedere e che inserita in una cornice simile, ha reso questa giornata memorabile. Facendo crescere sempre più il rispetto e l’ammirazione per il potere della natura. Brillante e imprevedibile.
Alberi, panchine e una fontana attiva tutto l’anno, ci hanno offerto un buon punto di riposo, prima di ripercorrere a ritroso il sentiero che fin li ci aveva condotti.

Di piacevole nelle vicinanze di Sisi, sono state le serate. Le passeggiate tra le viuzze. Le tappe nei bar più singolari e le cene a base di pietanze greche, squisite oltre ogni aspettativa. Di vero c’è stato il continuo contatto con i lavoratori del posto, di chi la crisi la sta sentendo sulla propria pelle, ma che di turisti ne vede sempre, da marzo a ottobre. Sono persone aperte, i greci, ed ogni occasione la sfruttano per portare il loro messaggio alle persone in visita. Più volte abbiamo sentito un Petros o una Eleni, parlarci con il cuore in mano. Spesso, storie di lavoro duro e molte tasse. E un unico denominatore comune: la passione per la Grecia. Per la sua terra arida ma coltivata con piante d’ulivo e oleandri colorati. Innamorati dei colori del mare e dei tramonti. Un sentimento che sanno trasmettere ai viaggiatori che difficilmente non ne restano ammaliati.
Siamo giunti al 4° giorno a Creta con una minima conoscenza della zona ma un’evoluzione graduale del livello di curiosità verso il luogo che stavamo scoprendo. Abbiamo comunque dovuto avviarci verso est. Un viaggio di 3 ore da Sisi a Stavros (Chania)


Alcuni stop sulla strada sono stati d’obbligo. Isolette o baie dai colori scenografici. Sono diventati i momenti preferiti quelli contraddistinti da improvviso coraggio e nuovi episodi da aggiungere ai nostri ricordi.

L’hotel a Stavros merita una qualche parola. Kavos Beach Apartments & Studios. Ottimale per la posizione sul mare, la gentilezza del personale, i raffinati arredi e la romantica camera. Abbondante colazione e balcone ideale per aperitivi serali. Situato a 25 minuti da Chania. 

Il 5° giorno, alla ricerca di un posto tranquillo in cui rilassarci, abbiamo raggiunto in auto una spiaggia pubblica, con a distanza di pochi metri un'isoletta da cui tuffarsi. 





Mentre l'ultimo giorno è stata una vera sfida. L'obbiettivo del giorno era di trovare la spiaggia nascosta. Molti blog ne parlano, come un luogo magico. Dopo varie passeggiate tra le gorge e perlustrazioni, (non chiedetemi come), questa spiaggia nascosta e segreta l'abbiamo trovata. Ma per nostra sorpresa e delusione, così segreta non lo era. Infatti l'abbiamo dovuta dividere con molte altre persone, probabilmente del luogo.


Ciò non ne sminuisce la bellezza, ma ci ha fatto apprezzare ancora di più i momenti di pura solitudine che Creta ci ha offerto. 

La mattina successiva, corsa verso il porto di Heraklio, dove in 2 ore il battello Hellenic Seaways ci ha portati a Santorini, nostra ultima meta.

Creta è stata per me una vera scoperta, piena di sorprese positive e tanta voglia di immergermi nuovamente nella natura fresca e viva.