RIFLESSIONI
... Qualcuno ha lasciato una rosa bianca. Poco più in la un piccolo peluche con la maglia degli Yankees è appoggiato a terra. Solo ma così simbolico.
... Cammino e i nomi si susseguono. Infiniti. Taglienti. Reali.
... C'è un'aria surreale, pacifica e allo stesso tempo carica di tensione. Sarà l'emozione? Sarà osservare i miei piedi camminare dove in passato queste persone hanno camminato, pieni di sogni, desideri e speranze? Sarà la consapevolezza che tornare indietro non si può? Sarà la voglia di fermarsi un momento ad osservare e immaginare cosa questa intera Nazione ha provato quel maledetto e famoso 9/11?
Riusciremo ad unirci tutti e fare in modo che questo non accada più?
Ecco una domanda che ha avuto una risposta non poco tempo fa. NO.
A Boston le vittime sono state meno numerose, non per questo meno importanti. Ma ha mostrato nuovamente come la stupidità umana sia in grado di distruggere la bellezza del nostro mondo. Ogni singolo giorno è un dono. Bisognerebbe partire da questo semplice presupposto.
... Cosa è stato fatto? Una Nazione intera si è unita, ha abbracciato un'unica speranza ed è andata avanti. A testa alta, con sogni e obiettivi più solidi di prima.
E che non tutto è andato perduto ne è la dimostrazione "L'Albero dei Sopravvissuti". Una storia commovente ed incredibile lo caratterizza.
Unico sopravvissuto agli attacchi dell'11 settembre 2001, questo albero venne ritrovato danneggiato tra le macerie di Ground Zero. Venne curato in un altro parco di New York, fin che nel 2010 venne sradicato da un forte temporale. Ma restando fedele al nome datogli, sopravvisse. Di nuovo.
Venne così riportato al suo posto originale, dove oggi cresce rigoglioso, simbolo di una città e della sua attitudine.
È stato un pomeriggio carico di emozioni. Uno di quei momenti che ti fa fermare a riflettere. Pensieri che ti portano a poche conclusioni possibili: L'inaudita violenza dell'uomo. L'importanza di goderci ogni giorni aiutando chi è meno fortunato.
Banalità, penserete! Ma emozioni simili ti fermano il respiro e ti obbligano a pensare. O almeno così è stato per me.
Luogo incredibile, quel odore particolare. Una città ferita nel suo intimo. Una città che grazie a quel attacco vile si è rialzato, più forte e più unita. Impressionante vedere il Freedom Tower così lucente e maestoso.
RispondiEliminaIl tuo racconto mi ha fatto venire le lacrime agli occhi, perché con le parole hai descritto quello che io ho sentito in quel luogo qualche settimana fa.
Una lacrima, una fitta al cuore quell'9/11 è stato anche per noi che siamo molto lontani, ma allo stesso tempo eravamo li a vedere come l'uomo possa arrivare a tanto! Questa violenza questa guerra tutto..... Tra le lacrime il dolore le urla ma è vero un piccolo raggio di luce che ha dato la speranza di vivere lottare e ricreare in uno spazio dove prima cerano loro. Grazie per quest'altro racconto con te ho camminato con le lacrime e la speranza e la luce nel cuore
RispondiEliminaCara Claudia,
Eliminaeccomi a casa e volevo ringraziarti di cuore per avermi seguito con così tanta passione. Sono felice d'averti emozionata, ma ancora di più sono felice che sei riuscita a viaggiare tramite e miei occhi. A presto