martedì 21 maggio 2013

RIFLESSIONI

RIFLESSIONI

... Qualcuno ha lasciato una rosa bianca. Poco più in la un piccolo peluche con la maglia degli Yankees è appoggiato a terra. Solo ma così simbolico.
... Cammino e i nomi si susseguono. Infiniti. Taglienti. Reali.
... C'è un'aria surreale, pacifica e allo stesso tempo carica di tensione. Sarà l'emozione? Sarà osservare i miei piedi camminare dove in passato queste persone hanno camminato, pieni di sogni, desideri e speranze? Sarà la consapevolezza che tornare indietro non si può? Sarà la voglia di fermarsi un momento ad osservare e immaginare cosa questa intera Nazione ha provato quel maledetto e famoso 9/11?

Riusciremo ad unirci tutti e fare in modo che questo non accada più?
Ecco una domanda che ha avuto una risposta non poco tempo fa. NO.


A Boston le vittime sono state meno numerose, non per questo meno importanti. Ma ha mostrato nuovamente come la stupidità umana sia in grado di distruggere la bellezza del nostro mondo. Ogni singolo giorno è un dono. Bisognerebbe partire da questo semplice presupposto.
... Cosa è stato fatto? Una Nazione intera si è unita, ha abbracciato un'unica speranza ed è andata avanti. A testa alta, con sogni e obiettivi più solidi di prima.

E che non tutto è andato perduto ne è la dimostrazione "L'Albero dei Sopravvissuti". Una storia commovente ed incredibile lo caratterizza.

Unico sopravvissuto agli attacchi dell'11 settembre 2001, questo albero venne ritrovato danneggiato tra le macerie di Ground Zero. Venne curato in un altro parco di New York, fin che nel 2010 venne sradicato da un forte temporale. Ma restando fedele al nome datogli, sopravvisse. Di nuovo.
Venne così riportato al suo posto originale, dove oggi cresce rigoglioso, simbolo di una città e della sua attitudine.

È stato un pomeriggio carico di emozioni. Uno di quei momenti che ti fa fermare a riflettere. Pensieri che ti portano a poche conclusioni possibili: L'inaudita violenza dell'uomo. L'importanza di goderci ogni giorni aiutando chi è meno fortunato.
Banalità, penserete! Ma emozioni simili ti fermano il respiro e ti obbligano a pensare. O almeno così è stato per me.













lunedì 13 maggio 2013

NIAGARA FALLS E LA TERZA NAZIONE

NIAGARA FALLS E LA TERZA NAZIONE
E poi, un venerdì mi ritrovo su un aereo, destinazione la sconosciuta Buffalo. Il tragitto dall'aeroporto all'hotel mi incute un po' di timore. Una cittadina vasta, pianeggiante e con casettine sparse ovunque come funghi, non fan ben sperare per il weekend.
Una sensazione di trovarsi al posto sbagliato stava crescendo in me. Ma ancora una volta le prime impressioni sono sbagliate.
Usciamo dall'Hotel armate di passaporto, con la speranza di raggiungere la terza nazione del mio viaggio.
Il sole è ancora alto, ci informano che è la prima giornata primaverile dell'anno. Siamo fortunate.
Ci incamminiamo verso la nostra meta, senza troppe aspettative e senza un vero piano per la serata.
Basta poco per trovare quel che stavamo cercando. Sono maestose. Gigantesche. Vitali. Sembra danzino. Sono infinite. Le Cascate del Niagara. Ecco un altro dono di madre natura. La forza e la potenza sono in contrasto con la tranquillità che lo scorrere dell'acqua regala.
Inizialmente ne scorgiamo solo una piccola parte, che è sufficiente per farci restare a bocca aperta.


Lo sfondo Canadese rende il tutto più spettacolare e da cartolina.
Avvicinandoci l'acqua riesce a colpirci in volto. È solo il vento che trasporta goccioline, fresche e vivaci.
Decidiamo quasi tacitamente di raggiungere il Canada. È semplice. Un ponte collega le due grandi Nazioni. La frontiera è ben segnalata e sono prontissima ad aggiungere un luogo in più alla mia lista.




(In realtà potrei dire d'essere stata in due nazioni contemporaneamente.)
Passato il controllo e le domande di routine, eccoci in Canada. E lo spettacolo è ancora più emozionante. Senza dubbio il lato Canadese offre la miglior visuale oltre che permettervi di vedere una differenza abissale di cura della città.
Di notte poi la magia è assicurata. La danza dell'acqua e delle cascate prosegue al ritmo delle luci e della musica creata dall'acqua stessa. È un piacere dei sensi. 
Il giorno successivo, l'intenzione era quella di fare il tour in battello. La previsione di uscirne bagnate fradicie non era allettante. Per ciò ci siamo semplicemente incamminate verso l'isola che offre un'altra affascinante vista sulle cascate e sulla costa Canadese.

Foto by Google maps.

È però il sole ha farci il regalo più grande della giornata. Un doppio e sorprendente arcobaleno, a coronare la memorabile visita in un indimenticabile luogo.
Se tutto questo non dovesse essere sufficiente, nei dintorni delle cascate, eleganti parchi offrono la loro pace ai visitatori. Con dolci, sorprendenti e fantastiche conoscenze.