venerdì 25 gennaio 2013

SCOPRENDO DENVER

È grazie a Facebook, inestimabile risorsa per le ritrovate amicizie, incontri nuovi e scoperte inaspettate, che ho allacciato uno strano rapporto con mia cucina Jennifer. Figlia di emmigrati ticinesi, ha da subito mostrato una voglia incondizionata di conoscermi. Conoscere quella strana e lontana cugina, così vicina alle origini dei suoi nonni. Di sua nonna, che la sgridava e coccolava con strane frasi in dialetto ticinese. Così, tra incredulità, promesse fatte ma convinte entrambe che non sarebbero state mantenute. Eccomi a riservare 4 giorni a Denver, capitale del Colorado.
Le aspettative sono pari a zero, per una strana e inspiegabile ragione, dal mio comodo nido ticinese, Denver mi sembrava una città priva di interesse.
Ma mi basta poco per capirene il potenziale! Infatti appena arrivata in aeroporto, dopo aver camminato quasi 30 minuti dal gate, per raggiungere la zona bagagli, mi rendo conto che l'aeroporto è un immenso tendone da circo.

Photo Wikipedia
File:DIA Airport Roof.jpg

UN'OCCHIATA A ESTES PARK, DIREZIONE STANLEY HOTEL
L'attrazione che attira di più la mia curiosità è probabilmente il resort Stanley Hotel, celebre per essere stato d'ispirazione a Stephen King nella stesura del suo romanzo horror 'Shining'. Risalente al 1909, e secondo le leggende locali, infestato da fantasmi, venne utilizzato per girare le scene al chiuso del film!
Il tour con storie al cardiopalma, fan crescere la voglia di soggiornare in questo stupendo hotel!
Per raggiungere peró l'hotel, la strada da percorrere è lunga e si muove tra le montagne maestose dell'Estes Park.


IMMERSIONE NEL DENVER BOTANIC GARDENS.
Un piacere per gli occhi e un rimedio per riposare la mente. La cosa che più mi ha colpito di questo magnifico e suggestivo posto, non sono l'immenso numero di piante e fiori. La cosa che più ho assaporato é la pace e la tranquillità. Centinaia di panchine sparse per tutto il parco, offrono un buon motivo per sedersi e prendersi del tempo per se stessi. Una cascata. Uno stagno con ninfee. Paperelle che nuotano indisturbate. Colori. Profumi. Il Denver Botanic Gardens é in assoluto un paradiso per gli occhi e per la mente.
Le sculture di Bambù donano un curioso senso di calma.
Trascorrervi una giornata, con pausa pranzo immersi nella natura, é una cosa da fare prima di lasciare Denver.


DENVER GAY PRIDE 2012
Inaspettatamente, durante una passeggiata in città con Jennifer, abbiamo incontrato due curiosi e divertenti personaggi. Che ci hanno subito invitato ad andare a farci pitturare il corpo e partecipare al Gay Pride.
Il mio interesse mi spinge a porre qualche domanda a mia cugina che mi farà capire che Denver si mostra per la sua tolleranza nell'ospitare questa manifestazione e ospitare, senza pregiudizi, una grande comunità gay.
Il mio viaggio a Denver mi ha permesso di rivalutare i preconcetti che abbiamo sulle città "non turistiche". Un luogo pieno di vita. Di serate passate allo stadio Coors Field, a guardare i Colorado Rockies. Passeggiate sulla via dello shopping, a spiare giocatori di scacchi. Personaggi bislacchi e divertimento assicurato.